IL RISO

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riso - senza nichel

Fra gli alimenti utilizzati per l’alimentazione umana, il riso occupa sicuramente uno dei primi posti: oltre   3,2 miliardi di persone si nutrono di riso,  1,5 miliardi di frumento e  300 milioni di mais.

Simbolo di vita e rigenerazione per i popoli asiatici. Per noi occidentali, non c’è matrimonio senza la festosa pioggia di riso lanciato sugli sposi sul sagrato della chiesa, come augurio di prosperità, abbondanza e fertilità.

Rappresenta la più importante  attività economica al mondo, per il gran numero di persone che vi si dedicano. La produzione mondiale ammonta a ben  595 milioni di tonnellate.
Fondamentale nella dieta di gran parte della popolazione  mondiale,  è il cereale più diffuso soprattutto  nei  paesi  asiatici  e orientali,  dove  viene  consumato quotidianamente,   in misura di 100/170  Kg per persona.
Prezioso per l’organismo umano, grazie alle sue numerose proprietà,  derivanti dalla microstruttura dei suoi granuli di amido, tra cui l’elevato assorbimento a livello intestinale dei nutrienti e la capacità di regolare la flora intestinale,  è stato coltivato e consumato fin dai tempi più lontani: alcuni scavi archeologici hanno dimostrato che in Cina il riso era consumato già settemila anni fa.

Componente importante della Dieta Mediterranea, il riso contiene molti degli aminoacidi essenziali, quegli  aminoacidi  cioè che il nostro organismo non  riesce  a  sintetizzare,   e  perciò deve assumere con gli alimenti.
E’ il cereale con le proteine a più alto valore biologico.  E’ rinfrescante  e disintossicante.

I  suoi  carboidrati diventano  disponibili subito come energia per il nostro corpo essendo altamente digeribili.
Nel chicco di riso sono più presenti gli acidi grassi essenziali della serie omega 6  e della serie  omega 3,  indispensabili  per le funzioni dell’organismo.
Contiene 92 mg di potassio ma solo 5 mg di sodio in 100 gr e ed è perciò un alimento idoneo nei casi di ipertensione arteriosa.

Quando è stato lavorato sono presenti, in misura maggiore,  le vitamine idrosolubili, cioè la tiamina (vitamina B1), la riboflavina (vitamina B2), la niacina (vitamina B3) e l’acido folico (vitamina B).

La lavorazione industriale, che consiste in una asportazione meccanica delle pari più esterne del granello, non compromette la sua salubrità.

Avendo un potenziale allergenico basso, il riso è indispensabile nella dieta dei  soggetti allergici e viene infatti utilizzato nelle diete di esclusione.

Non contiene glutine ed è quindi ideale in caso di celiachia.

Non contiene lattosio e colesterolo.

Il suo indice glicemico varia in base al tipo di riso e di cottura.

 




Il suo consumo dovrebbe essere ridotto in caso di diabete mellito tipo 2,  ipertrigliceridemia  e obesità.

100 GR di RISO contengono circa  332kcal/1389 kj.

Di questo cereale è diffusa specialmente la specie Oryza sativa che viene coltivata in tre sottospecie: Indica,  Javanica  e  Japonica.

In Italia la sottospecie più coltivata è  la Japonica .

Si pensa che, già nel Medioevo, ad opera degli Arabi,  vi siano state le prime coltivazioni nell’Italia meridionale, dove il riso veniva utilizzato come farmaco,  ma che in seguito, la coltivazione si sia spostata  e concentrata soprattutto nell’area Lombardo-Piemontese,  Emilia Romagna, Veneto, Sardegna  e Calabria.

In  queste zone si producono oltre  200 varietà,  fra cui alcune con marchio DOP e IGP,  che rappresentano una eccellenza della cucina italiana e sono ideali per tutti i tipi di portata, dall’antipasto al dolce.

 

L’Italia, con oltre 40 milioni di quintali,  è il principale produttore europeo di riso,  ma il consumo procapite degli Italiani è molto limitato:  5 Kg all’anno contro gli 8 Kg che si consumavano 70/80 anni fa.

La pasta infatti, è la protagonista del pasto principale degli Italiani.

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha promosso in collaborazione con l’Ente Nazionale Risi, una campagna di comunicazione e informazione sul riso, realizzata da ISMEA.

La campagna denominata  “RISO DA SCOPRIRE”  vuole   “ricordare”   agli Italiani l’importanza culturale e storica di questo alimento e avvicinarli a questo grande patrimonio italiano, valorizzandone la diversità  di utilizzo e le proprietà nutrizionali, legate  anche alla varietà e qualità del riso italiano.

 

Ma cosa si può fare con il riso? Ricette semplici, gustose e versatili dai main dishes, ai primi, contorni e dolci. La sua farina può esser utilizzata per le basi, come legante, per le panature e le croste. Qualche esempio? sei nel posto giusto! …e se hai una ricetta da proporre iscriviti al sito e proponi la tua ricetta!

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