
Gli shirataki, quei sottili e trasparenti noodles provenienti dalla cucina giapponese, sono stati elogiati per le loro proprietà a basso contenuto calorico e basso contenuto di carboidrati. Tuttavia, non è chiaro il loro contenuto di nichel e quindi il loro potenziale impatto sulla salute. Vediamo cosa c’è da sapere sulla quantità di nichel negli shirataki.
Quantità di Nichel negli Shirataki: i dati disponibili
Gli shirataki sono realizzati principalmente dalla radice di konjac, una pianta giapponese ricca di fibre. Tuttavia, la quantità di nichel presente negli shirataki può variare a seconda di diversi fattori, come il tipo di konjac utilizzato, il processo di lavorazione e persino l’acqua utilizzata durante la produzione.
Di base, gli shirataki contengono una piccola quantità di nichel, ma non dovrebbero rappresentare un problema in una dieta senza nichel, Il punto fondamentale è che il Konjac è una radice, un tubero, quindi generalmente coltivato in terra, poi trasformato, essiccato o a volte lasciato in acqua. Attualmente questo alimento è importato, quindi non vi è certezza sulla qualità del terreno nel quale questa radice viene coltivata. La quantità di nichel negli shirataki è generalmente inferiore rispetto ad altri alimenti similari, ma andrebbe consumato in quantità minima in fase di detox. Invece in fase di mantenimento o relax rappresenta di certo un ottimo ingrediente, anche perchè è naturalmente privo di glutine.
Conclusioni
Gli shirataki sono un alimento popolare per coloro che cercano opzioni a basso contenuto calorico e a basso contenuto di carboidrati. Mentre contengono una quantità limitata di nichel, per la maggior parte delle persone non dovrebbero causare problemi. Come con qualsiasi alimento, è importante adottare un’approccio equilibrato alla dieta e fare scelte alimentari consapevoli in base alle proprie esigenze e preferenze individuali.
Quello che posso consigliare è, in fase di accumulo e non di detox, di provare a consumare un piccola porzione e vedere come si reagisce nelle ore e nei giorni successivi.
Un altro consiglio che posso dare è di preferire gli shirataki essiccati e non quelli in acqua, che contengono diversi stabilizzanti e conservanti, che per noi soggetti sensibili posso essere molto istaminergici.
Ecco una ricetta fresca fresca da provare!
Una ricetta di-21 Agosto 2023
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Tempo di preparazione |
5min |
Tempo di cottura |
15min |
Porzioni | 2porzioni |
Ingredienti
- 150 gr shirataki secchi https://amzn.to/3P76zRj
- 2 manciate Rucola fresca selvatica
- 1 spicchio Aglio fresco
- 30 gr Olio extravergine di oliva
- 1/2 limone biologico
- 20 gr Parmigiano Reggiano 36 mesi
- 10 gr Caciotta di Capra Opzionale, per la decorazione
- Versare gli shirataki in acqua in ebollizione molto abbondante e cuocere per almeno 10 minuti. Si possono lasciare più a lungo perchè non scuociono. Scolare e sciacquare bene sotto acqua bollente. Una porzione per un piatto di pasta normale da 180g cotti si ottiene con 75g di shirataki secchi.
- In un mixer, unisci le foglie di rucola, l'aglio, l'olio d'oliva, il formaggio e il succo di limone. Frulla tutto fino a ottenere una consistenza omogenea. Aggiusta di sale e pepe nero a piacere.
- Lavate bene le zucchine e tagliatele a strisce sottili con uno spiralizzatore o un coltello. Cuocete le strisce di zucchine in una padella leggermente scaldata con un filo d'olio d'oliva per circa 2-3 minuti, finché saranno leggermente morbide ma ancora croccanti. Aggiustate di sale e pepe. Io personalmente le ho tritate con il pesto, per farlo più strutturato e dolce, ma si possono anche lasciare intere.
- Aggiungete gli shirataki cotti nella padella con le zucchine. Versate il pesto di rucola sulle zucchine e gli shirataki. Mescolate delicatamente per far amalgamare tutti gli ingredienti.
- Trasferite il tutto nei piatti da portata. Se lo desiderate, guarnite con un po' di formaggio di capra per un tocco di sapore extra.
Ingredienti
Istruzioni
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Si possono acquistare in negozi specializzati, ma si trovano anche online ->